Provo a riordinarli anche se compaiono tutti adesso, alla fine, nella mia provvisoria stanzetta condivisa con Eli, nel centro di Valparaiso. Sono a casa di due persone stupende, Angelita e Francisco, che ci stanno offrendo davvero di tutto! (la frase che sto sentendo di più è:"Quieres comer/beber?") Sono sotto jet lag, ma ho resistito fino ad adesso sveglio per prendere il ritmo cileno (sono le 23,20, in Italia le 3,20!)
Sono partito senza pensieri, solo con delle facce e delle voci impresse nella mente. Qualche sorriso, qualche pianto.
"Parto!" Sì, ma dove vai? E per quanto tempo? Chissà, ancora adesso non ne sono sicuro.
Beh, i dettagli del viaggio ve li risparmio, anche perché potrei raccontare al massimo tre cose:
1. Quanto è figo l'aeroporto di Madrid - Barajas!
2. Non ho particolarmente gradito la pasta al tonno e besciamella servita alle 2 di notte per cena!
3. Ho dormito. Tantissimo.
Beh, alla fine siamo arrivati a Santiago del Cile e da lì un autobus ci ha portato a Valparaiso.
Non ho parole. Metto su qualche foto che comunque non saprà mai restituire la bellezza di questo luogo. Però ho capito perché la chiamano Valparaiso...
Il porto |
Di nuovo il porto |
Sempre il porto |
Uno degli ascensori per salire sulla collina |
Una stradina del Cerro Concepcion (dove mi piacerebbe tanto venire a vivere) |
Vista sulla città |
Cani ovunque |
Plaza Sotomayor |
Un'altra vista sulla città |
Nessun commento:
Posta un commento